Introduzione alla finanza Islamica

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Cos’è la Finanza Islamica

Cos’è la finanza islamica? Avvicinandosi al vasto mondo dell’investimento online, questa domanda richiede fortemente una risposta. Si tratta di un approccio finanziario radicato nei principi della Sharia, la legge islamica. Questa non è una semplice modalità alternativa di investire, bensì un sistema che rifugge dall’usura e dalla speculazione, ponendo l’etica e la morale al centro di ogni transazione. E mentre in Occidente la finanza è spesso vista come un gioco di numeri, qui ha un’anima.

Esistono numerose definizioni e curiosità inerenti la finanza islamica che lasceranno di stucco tante persone. Abbiamo pensato di comporre un elenco di definizioni piuttosto che scrivere un compendio che sarebbe risultato forse troppo complesso ai non musulmani.

Finanza islamica e la Sharia

Figura della nuova finanza islamica

 

La note Sharia! Non rappresenta soltanto una legge, ma una compagna di vita che offre saggezza senza pari. Molti la conoscono esclusivamente per i suoi precetti severi, ma nel mondo finanziario si trasforma in un faro che irradia luce sulla strada delle transazioni giuste ed equamente bilanciate.

La Finanza Islamica spicca per il suo intransigente rispetto dei principi della Sharia. Tra questi, il divieto del Riba spicca come una montagna imponente, mentre dall’altro lato promuove con vigore modelli d’investimento basati sulla condivisione dei profitti e delle perdite, sull’equità e sulla collaborazione responsabile. Strumenti finanziari come il Mudarabah e il Musharakah sono la materializzazione di questa filosofia, permettendo a investitori e imprenditori di abbracciare l’etica e di abbracciare la responsabilità congiuntamente.

La finanza islamica rappresenta un modo rivoluzionario di approcciare il mondo degli affari e degli investimenti, un’alternativa distintiva rispetto al mondo occidentale, un’alternativa che collocata al centro dell’attenzione mette l’etica e il rispetto dei valori dell’islam.

Cos’è la RIBA

In islamico, Riba, significa “incrementare” o “eccedere”. Non si tratta solo di un divieto secco, ma di una profonda visione etica che si oppone a guadagni ottenuti senza un reale sforzo o valore aggiunto, considerati immorali e ingiusti. Il Corano ovvero le parole di Allah, sono molto chiare sul divieto di applicare interessi. Cfr. Surah Al-Baqarah [2-275] Il termine Riba, o più precisamente Riba Al Nasiah, in realtà è molto complesso da tradurre, lo si può semplificare in “Interesse”, in sostanza è la condizione per cui si paga un importo aggiuntivo rispetto a quello iniziale a seguito di una richiesta di dilazione di pagamento. Per fare un semplice esempio, Barak presta € 1000 a Zaki per il periodo di 1 anno con la condizione che gli restituirà 50 € in più.

Cosa non è RIBA (ma potrebbe essere confuso come tale)

I principali concetti finanziari che potrebbero essere confusi come RIBA sono:

  • Lo schema “Buy now Pay Later”
  • Commissioni amministrative
  • Titoli ed Obbligazioni
  • Attività finanziarie
  • Finanziamento di acquisti.

La differenza tra Riba e Profitto

Si potrebbe pensare che prestare 10€ e riceverne indietro 12€ ed acquistare all’ingrosso un’oggetto a 10€ per poi rivenderlo al dettaglio a 12€ siano la stessa cosa. In entrambe le situazioni abbiamo una differenza di 2€. Tuttavia l’Islam condanna il primo caso ma consente il secondo. Quindi? Beh, per capirne la differenza facciamo un’esempio reale.
Le banche islamiche, non potendo chiedere interessi, ottengono i propri profitti acquisendo partecipazioni in proprietà e affittandone successivamente la propria porzione. La differenza sta nel fatto che la banca è forzata ad acquisire la proprietà, reale o intellettuale che sia, per poi rivenderla esponendosi ad un elevato rischio di perdita.

Funzionamento del sistema bancario islamico

 

Finanza giornale

 

Dimentica tutto ciò che sai sulle banche. Il sistema bancario islamico è un universo a parte. Qui, non troverai prestiti basati su interessi, ma piuttosto accordi di partenariato come Musharakah e Mudarabaha, che riflettono la vera essenza della collaborazione e del condividere.

Definizione di Musharakah e Mudarabaha

La Musharakah e la Mudarabah sono più di semplici termini. Sono il cuore pulsante del sistema bancario islamico. Mentre il primo si basa sulla partnership e la condivisione dei profitti e delle perdite, il secondo è un accordo di profitto, dove una parte finanzia e l’altra gestisce l’investimento.
La Musharakah è una forma di partenariato in cui le parti contribuiscono con il proprio capitale nell’avviare un’attività commerciale oppure un progetto. Nelle banche islamiche e nelle transazioni finanziarie basate sulla Sharia, le parti condividono sia i profitti che le perdite in base a una percentuale concordata, condividendo il rischio e l’investimento.

Anche la Mudarabah è ampiamente utilizzata dalle banche islamiche e nelle transazioni finanziarie perché anch’essa è conforme alla Sharia. In questo caso, però, qui abbiamo una parte che fornisce il capitale, ovvero l’investitore, e dall’altra l’imprenditore, che fornisce il lavoro e le competenze. Le perdite di questo tipo di investimento sono sostenute solo dall’investitore.

Composizione di un Derivato Islamico

Un derivato islamico è come un mosaico, dove ogni piccolo pezzo, rappresenta un accordo o un contratto, tutti conformi ai principi della Sharia. Sebbene complessi, questi strumenti finanziari sono costruiti con rigore e precisione, evitando Riba e Gharar.
I derivati occidentali, quali le opzioni e i futures, trovano le loro basi in contratti standardizzati scambiati sui mercati finanziari. Involvono spesso l’applicazione di interessi (Riba) e possono condividere rischio eccessivo (Gharar) secondo gli insegnamenti della Sharia. In contrasto, i derivati islamici sono attentamente elaborati per essere in piena conformità con i principi della finanza islamica. La loro struttura è progettata in modo da evitare l’interesse e promuovere una condivisione equa e trasparente dei profitti e delle perdite, rispettando appieno la Sharia.

In aggiunta, i derivati islamici devono essere legati a asset sottostanti che rispettino i dettami della Sharia, come beni reali o attività economiche legittime. Questi strumenti sono volti a offrire agli investitori una via etica per gestire il rischio e partecipare ai mercati globali, in perfetta sintonia con i valori e i principi della loro fede. Al contrario, i derivati occidentali seguono convenzioni finanziarie tradizionali, frequentemente avvalendosi degli interessi come componente essenziale delle loro transazioni.

Cosa significa policy di investimento islamica

 

 

Ogni decisione, ogni movimento nel mercato ha una guida: la policy di investimento islamica. Queste linee guida assicurano che ogni passo sia in armonia con la Sharia. È come una melodia che ogni investitore islamico segue, garantendo che la sua danza finanziaria sia sempre in sintonia con i principi etici.

Un “concetto di investimento conformemente alle leggi islamiche” si insinua come un intricato insieme di direttive per la gestione degli investimenti in linea con i precetti dell’Islam. Questi dettami, comunemente noti come la Sharia, impongono restrizioni significative agli investimenti e insistono sulla necessità che le transazioni finanziarie rispettino rigidi canoni etici e morali. Al centro della finanza islamica si collocano una serie di princìpi cardine:

  1. La proibizione dell’usura (Riba): La Sharia vieta in modo categorico il pagamento o la percezione di interessi, rendendo quindi vietati gli investimenti che si fondano su quest’ultimi.
  2. L’evitare di investire in settori proibiti (Haram): Gli investimenti in comparti quali l’alcol, il tabacco, il gioco d’azzardo e le attività correlate ai suini vengono classificati come vietati.
  3. La ripartizione di profitti e perdite (Mudarabah): Nell’ambito degli investimenti islamici è diffuso il principio della Mudarabah, in base al quale gli investitori condividono i profitti e le perdite secondo una percentuale predefinita.
  4. La fuga dall’incertezza (Gharar): Gli investimenti dovrebbero evitare l’incertezza e la speculazione eccessiva.
  5. Investimenti etici (Halal): Gli investimenti dovrebbero aderire a principi etici e morali, astenendosi da attività che potrebbero essere considerate immorali o dannose.

Le linee guida di investimento islamiche sono elaborate per garantire la conformità ai suddetti princìpi.

Investimento Halal nella finanza islamica

L’investimento Halal non è solo un modo di investire, ma un ethos. Significa, come già detto, evitare settori come l’alcol, il gioco d’azzardo o qualsiasi altro settore proibito dalla Sharia. Più che una lista di proibizioni, rappresenta un impegno verso investimenti puri, etici e sostenibili. Inoltre, è essenziale considerare attentamente come gestire i propri investimenti Halal.

A questo proposito non dobbiamo trascurare il ruolo delle banche islamiche ed è quindi molto importante scegliere con molta attenzione per assicurarsi che sia un istituto che garantisca il rispetto degli standard Halal

Cosa si intende per investimento immobiliare Halal

Nel contesto degli investimenti immobiliari Halal, si adentra in un territorio in cui ogni singola mattonella e pietra rispecchiano i dettami della Sharia. Qui, non si trovano finanziamenti basati su interessi o pratiche speculative. . Questa combinazione di etica e finanza sta guadagnando sempre più consensi tra coloro che cercano un modo di investire che rispecchi i loro valori e la loro fede. Ogni edificio, ogni casa, sorge su solide fondamenta di etica e integrità. Naturalmente anche in questi generi di investimenti è indispensabile il supporto delle banche islamiche per garantire il controllo delle transazioni.

Quali sono le peculiarità di un fondo di investimento islamico?

In un mare di opportunità finanziarie, i fondi di investimento islamici emergono come isole di etica e integrità. Non si tratta solo di dove investono, ma di come lo fanno. Evitando Riba e Gharar, questi fondi si concentrano su investimenti Halal, sotto la vigilanza di esperti in legge islamica.

I fondi d’investimento islamici costellano il panorama finanziario con una miriade di distinte peculiarità che oscurano le barriere tradizionali dei fondi d’investimento. Queste idiosincrasie permeano un ampio spettro di dimensioni, abbracciando elementi cardine come l’osservanza scrupolosa ai dettami della Sharia. Osservanza dei divieti e delle prescrizioni della Sharia, tra cui spicca la proibizione dell’usura (Riba), l’astensione dagli investimenti in settori proibiti (Haram) e la promozione della ripartizione equa dei profitti e delle perdite.
I custodi dei fondi islamici adottano anche un procedimento di selezione etica per individuare gli strumenti finanziari appropriati all’investimento.

Quali settori sono esclusi in un fondo d’ investimeno islamico.

Ne consegue l’esclusione inesorabile di entità aziendali legate a campi quali l’alcol, il tabacco, il gioco d’azzardo. Inoltre, i fondi d’investimento islamici abbracciano fervidamente il principio ineguagliabile della Mudarabah o della Musharakah, nei quali, secondo quanto precedentemente illustrato, gli investitori prendono parte attiva alla suddivisione degli avanzi e degli afflati. La somma delle queste idiosincrasie forgia il profilo distintivo dei fondi d’investimento islamici come un’alternativa unica e ossequiosa verso i codici etici e morali dell’Islam, inducendo una ripartizione coeva dei guadagni e delle perdite, unitamente all’ubbidienza alle regolamentazioni della Sharia.

Definizione di Zakat

La Zakat, nell’ambito della legge islamica, rappresenta non solo un dovere, ma l’essenza dell’empatia e dell’equità nel tessuto sociale islamico. Stiamo parlando di un’azione in cui una percentuale della ricchezza viene donata per purificarla e sostenere coloro che sono meno fortunati. Questa è un’azione che è rivolta a rafforzare la coesione sociale. La Zakat segna nel profondo la vita dei musulmani e contribuisce, in modo significativo, a promuovere la giustizia sociale e  la solidarietà. Potremmo definirlo come un atto di culto che va oltre il semplice aspetto finanziario e rappresenta una tangibile dimostrazione di compassione e altruismo, un mezzo per purificare le ricchezze e contribuire al benessere di coloro che versano in difficoltà.

Cos’è il Gharar

 

Il Gharar è l’incarnazione dell’incertezza, del rischio e dell’ambiguità in ogni transazione. Questo concetto, seppur sfuggente, è cruciale per comprendere perché certe pratiche speculative sono viste con sospetto nella finanza islamica. E’ quindi considerato l’antitesi della chiarezza e della trasparenza nella fede islamica. Nelle pratiche finanziarie islamiche, l’evitare il Gharar è essenziale per garantire che gli accordi siano equi e conformi ai principi della Sharia, che promuovono la certezza e la giustizia nelle transazioni economiche. Le regole che riguardano il Gharar sono una componente chiave nella creazione di contratti finanziari etici e trasparenti.

Cosa è un Roboadvisor nella finanza islamica

L’interazione sinergica tra i roboadvisor e la finanza islamica si rivela sempre più intricata e significativa per gli investitori desiderosi di coniugare l’agevolezza della tecnologia con i precetti della Sharia, governando così la gestione dei loro assets finanziari. I roboadvisor si configurano come sofisticati sistemi di consulenza finanziaria automatizzata, avvalendosi di algoritmi avanzati per concepire e amministrare un ventaglio di portafogli d’investimento diversificati. Questi strumenti dimostrano la loro efficacia nel semplificare l’operatività d’investimento e nell’offrire soluzioni dall’economica accessibilità per gli investitori. Tuttavia, nell’ambito della finanza islamica, assume un ruolo cruciale l’adeguamento dei roboadvisor, in modo che siano in totale aderenza ai dettami della fede islamica. La compenetrata sinergia tra i roboadvisor e la finanza islamica rappresenta una risorsa concretamente d’aiuto per gli investitori musulmani, capaci di condurre una gestione monetaria consona all’etica e in pieno rispetto della Sharia, semplificando contemporaneamente la procedura di investimento. Ciononostante, occorre concludere con circospezione la scelta di un affidabile roboadvisor islamico e garantire che si attenga scrupolosamente ai precetti della finanza islamica, in modo da soddisfare integralmente le esigenze finanziarie ed etiche degli investitori di fede musulmana.

Cosa significa Tahawut

Tahawut è l’arte di armonizzare le transazioni, assicurando che siano allineate con la Sharia. In un mondo finanziario complesso, è il filo che collega e tiene insieme ogni accordo, ogni contratto, in perfetta conformità islamica.

Il Tahawwut è un termine arabo che si traduce come “hedging” o copertura. È un processo o meccanismo di hedging utilizzato dalle banche e dalle istituzioni finanziarie islamiche per aiutare a mitigare tipi specifici di rischi, noti come “khatar“. Esiste un’accordo chiamato ISDA/IIFM Tahawwut Master Agreement, riconosciuto a livello globale, progettato per transazioni in derivati islamici. Questo accordo fornisce uno standard per tali transazioni ed è un segno significativo di progresso nella finanza islamica e nella gestione del rischio.

 

Finanza Islamica e Criptovalute

In un mondo dove il digitale sta diventando dominante, anche la finanza islamica si sta interrogando sul ruolo delle criptovalute. Sebbene vi sia un dibattito in corso, molti sostengono che, se utilizzate correttamente, possano aderire ai principi della Sharia. Oggi è ormai diffuso ed accettato da tutti il fatto che le Crypto Miners siano halal poiché il loro guadagno è una compensazione per gli sforzi necessari a creare la criptovaluta stessa, perché gli interessi “Riba” quindi sono haram? Il profeta Ibn Taymiyya, vissuto nel XII secolo, ne ha spiegato molto chiaramente il motivo: l’instabilità dei prezzi. Il Dirham o Dinaro che sia sono monete e come tali non devono essere vendute come fossero beni o servizi. Venderli come tali avrebbe un impatto sull’inflazione (come tra l’altro sta accadendo ai nostri giorni).

Quali sono i broker consigliati per il trading islamico

Finanza investimenti

 

Sei pronto a tuffarti nel mondo del trading islamico? Ci sono diversi broker che si distinguono per la loro conformità alla Sharia e per l’eccellenza nei servizi offerti. Tuttavia, è essenziale effettuare una due diligence rigorosa, dato che le credenziali possono variare. Tra i principali Brokers Halal Compliant possiamo menzionare innanzitutto Capital.com (votato best Islamic Platform 2023) ma anche E-toro, Rainbow, XTB, AvaTrade.

Conclusioni sulla finanza islamica e sul trading

 

A questo punto, si potrebbe dire che la finanza e il trading islamico, non sono solo una questione di conformità alle regole, ma un viaggio verso l’integrità e l’etica. Un percorso che non solo tutela l’individuo, ma anche l’intera comunità. Un ecosistema finanziario che, più che mai, è rilevante in un mondo che cerca disperatamente di bilanciare prosperità con principi. E mentre riflettete su questo affascinante mondo della finanza, che intreccia fede ed equità, potreste chiedervi:

Dove posso approfondire?” La risposta è con Eligor Equity, per coloro che desiderano esplorare le profondità e le sfaccettature di un tale approccio etico alla finanza islamica, Eligor Equity è la scelta consigliata  se il tuo intento è quello di immergerti o avere maggiori informazioni su questo settore : [email protected]

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