Come Investire in dividendi – La guida per chi inizia.

Come investire in dividendi – La guida per chi inizia.

In questo articolo cercheremo di spiegarvi nel dettaglio:

  • che cosa sono i dividendi
  • quali sono le date fondamentali che riguardano i dividendi
  • come comprare le azioni che producono dividendi
  • quali azioni scegliere

Quando una compagnia  genera degli utili dalla vendita di prodotti o servizi può decidere di utilizzarli in due modi.

il primo modo è reinvestirli nella compagnia per guadagnare maggiormente in futuro, oppure può decidere di distribuirli agli azionisti, ovvero coloro che possiedono le azioni di quella compagnia.

www.copytradingitalia.com - dividendi grafico sempliceQuesti pagamenti di dividendi possono essere effettuati una o più volte l’anno. In italia solitamente si paga annualmente un solo dividendo, mentre ad esempio negli Stati Uniti, il dividendo è trimestrale cioè quattro volte l’anno.

Questi pagamenti di dividendi sono effettuati verso gli azionisti che possiedono l’azione in una data precisa, ecco perchè è importante capire quali sono le date fondamentali per un dividendo.

La prima data fondamentale è la data di dichiarazione, ovvero la data in cui l’assemblea dei soci delibera la distribuzione del dividendo.

A questo punto il dividendo è stabilito e sono stabilite anche le date future.Tra queste troviamo la data ex divide ovvero quella data alla quale l’azionista deve possedere l’azione per poter avere accesso al pagamento del dividendo. Questa quindi è la data fondamentale per un investitore che è alla ricerca di dividendi.

Noi dobbiamo possedere quell’azione in quella determinata data, la data di ex dividend.

Il giorno successivo alla data di ex dividend troviamo la data di registrazione in questa data viene registrato chi è il possessore dell’azione che può accedere al dividendo. L’ultima data importante per quanto riguarda i dividendi è la data di pagamento cioè la data nella quale l’azionista si vede accreditare nel suo conto corrente il dividendo pagato.

Come Investire in Dividendi: il primo passo

Adesso che conosciamo le caratteristiche fondamentali dei dividendi è tempo di capire come possiamo investire in essi.

Per investire nei dividendi dobbiamo acquistare azioni che producono dividendi perciò adesso vediamo come investire in queste azioni. Il primo punto è aprire un conto deposito titoli, che è come un conto corrente ma che al suo interno contiene azioni e titoli finanziari che possediamo. Per aprire un conto deposito titoli possiamo rivolgerci a una banca fisica oppure molto più comodamente possiamo aprire un conto online.

Noi abbiomo scelto DIRECTA, che è una piattaforma online che ha costi di mantenimento nulli e costi di transazione abbastanza ridotti.

Una volta scelta la piattaforma da utilizzare dobbiamo depositare dei soldi all’interno di essa; il metodo di pagamento predefinito è il bonifico bancario, che dobbiamo effettuare verso le coordinate che la piattaforma ci fornisce.

Superati i primi due step molto facilmente, arriviamo al terzo.

Come Investire in Dividendi:

Adesso infatti, dobbiamo scegliere e acquistare le azioni, questo punto è uno dei più difficili perchè dobbiamo considerare bene quali azioni comprare e che metodo utilizzare per la scelta di queste azioni.

Per una persona che vuole investire in azioni da dividendo, è importante scegliere perfettamente le società nelle quali investire.

Solitamente le società  preferite per investire in dividendi sono quelle che hanno uno storico di distribuzione dei dividendi molto lungo, superiore ai 25 anni. Infatti le società  con queste caratteristiche garantiranno verosimilmente altri dividendi in futuro e in maniera continua.

Alcune società  che hanno uno storico di dividendi più corto non saranno propense a garantire dividendi sempre e possono decidere di interrompere in ogni momento questo flusso di entrata.

Un altro criterio per la scelta di società  che distribuiscono dividendi è quella di essere una società  affermata nel mercato di riferimento ovvero una società  che ha raggiunto la maturità. Infatti le compagnie in forte crescita e appena costituite non distribuiranno dei dividendi ma avranno la volontà  di reinvestire tutto il capitale nell’azienda per aumentare questa crescita continua.

Al contrario, una compagnia che ha raggiunto una certa maturità, continuerà a  reinvestire i propri utili all’interno della compagnia ma sarà più propensa a distribuire dei dividendi agli azionisti.

Una volta individuate le società  secondo questi due criteri e molti altri che dipendono da investitore investitore, dovremmo andare a guardare dei rapporti di riferimento.

www.copytradingitalia.com - grafico azionario al computerNe riporteremo due in particolare:

Uno è la dividend yeld ovvero il rendimento dell’investimento che è dato dal rapporto tra la somma dei dividendi distribuiti dalla compagnia negli ultimi 12 mesi, e il prezzo attuale di un’azione.

Il secondo rapporto utile dei dividendi che vi ho riportato è il payout ratio, ovvero il rapporto di pay out dei dividendi

Questo rapporto definisce la percentuale di dividendi distribuiti da una compagnia in relazione agli utili totali prodotti della compagnia E’ chiaro quindi che una compagnia che ha un basso payout ratio avrà  la possibilità  di distribuire dividendi maggiori in futuro.

Al contario, una compagnia che ha un pay out ratio abbastanza elevato non avrà  probabilmente questa possibilità.

In più, esistono compagnie che hanno un rapporto di payout superiore al 100 per cento che vuol dire che i dividendi distribuiti dalla compagnia sono superiori agli utili generati dalla compagnia.

Ciò significa che la distribuzione dei dividendi è completamente insostenibile nel lungo termine e sicuramente caleranno in futuro.

Le tasse sui dividendi applicate dalla legge italiana.

Le tasse sui dividendi sono semplicemente al 26%, ovvero se guadagniamo 100 euro di dividendi 26 andranno allo stato sotto forma di tasse mentre i 74 rimanenti saranno nostri. Ecco quindi che l’investimento dei dividendi è molto più efficace dal punto di vista delle tasse rispetto al lavoro dipendente. Infatti, dati alla mano, il lavoratore dipendente paga fino al 48 per cento di tasse su quello che guadagna, mentre la percentuale di tasse applicate sui dividendi e sempre al 26 per cento.

In generale investire in dividendi è un buon investimento, ma richiede la scelta attenta e corretta delle compagnie giuste

Naturalmente se avete dubbi a riguardo la tassazione oppure la funzionalità  dei dividendi rivolgetevi ad un consulente finanziario di fiducia che potrà  darvi tutte le risposte di cui avete bisogno.

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